Commento di Santa Cortesi, apparso sul Il Piccolo il 15 ottobre 2010:
CON ORIGINALITÀ DI IDEAZIONE ED esecuzione, perizia e varietà di tecniche presenta fasi e svolte di un percorso di ricerca che conosce, in rapporto a stati interiori e a diverse stagioni di vita, anche note di discontinuità e notevoli diversità. Da tele e tavole di forte drammaticità, connotate da grande dinamismo, espressione di ricerca che conosce dolore, conflittualità, ove la figura umana predomina, dopo una lunga pausa di silenzio, perviene a opere di resa di luci e ombre, di sfumato, caratterizzate da minore aggressività. Di forte impatto nuclei di ricerca tematici sulla conquista della libertà femminile: donne dietro un muro sconnesso che cercano la libertà simboleggiata da aperture-finestra, ragazza d’oggi forse ignara d’essere ingabbiata, la finestra della memoria, aquiloni in volo, pienezza di speranza di libertà. Singolare interpretazione di Faenza, in una scelta tra provocatoria e naïf, di zone urbane di collegi: educande su corso Mazzini dov’erano il Mazzolani e gli Orfanelli; suore in via Bondiolo ove è Santa Umiltà e c’erano Santa Caterina e i Salesiani; preti intonaca con rosse fusciacche svolazzanti sullo sfondo di Duomo e Fontana della Piazza.